Le mie creazioni
Rendere “infinito” ciò che è stato fissato con la cottura.
Nel prodotto finito si intravedono e si intuiscono le varie fasi di lavorazione. La cottura è un tempo energetico di grandi trasformazioni che darà origine alla sorpresa: ci apparirà quello che avrebbe potuto essere, ma trasformato dagli eventi che avvengono durante la cottura: uno smalto che scivola sull’altro, uno che diventa trasparente, un’impurità che era prima nascosta nella terra e che ora ci appare nella sua nudità sopra lo smalto. Anche questa meraviglia è la conoscenza ed è lo stimolo alla mia creatività.
Il forno è l’ultima “porta” prima di arrivare all’uscita del “labirinto” della creazione. Il lavoro è iniziato da molto lontano. Il legame che si è instaurato tra l’artista e la materia è troppo intenso per essere abbandonato proprio adesso. Solo la cottura può sciogliere questo legame. Ma non è una separazione negativa, darà vita a qualcosa destinato a durare nel tempo. Si fisserà per sempre l’immagine di quell’incontro.
Il critico d’arte Bruno Corà descrive il suo lavoro come “…una ricerca su un discreto lavoro manuale nel lavorare la terra, lavorare col fuoco, con l’acqua, gli elementi primari, anche se sono spariti in un processo di sublimazione, alchemico, però si leggono ancora, si legge il fuoco…”.