Mio padre Vincenzo, meglio conosciuto come “Pippo”, si forma presso la famosa scuola di ceramica di Don Coltellini a Chiusi (Siena) negli anni 60. Apre la sua attività denominata “Ceramiche Pippo” nel 1970. Inizia a produrre oggetti in “bucchero”, riproduzioni fedeli dei famosi vasi etruschi. Tra i nomi più importanti delle sue collezioni voglio ricordare: “Tralcio” (1970), “Portoghese” (1970), “Cigno” (1980), “Saturno” (1990), “Millerighe” (2000) e anche “Papavero, grano, fiordaliso” (1990) e “Girasole” (1990), queste ultime due eseguite insieme a mia madre Antonina. Molto rinomate anche le pentole e i tegami in cotto per cucinare. Tutte le collezioni sono ancora in produzione e si trovano nelle collezioni private di personaggi anche famosi in varie parti del mondo.